Stadi modulari, un'opportunità per i club calcistici medio piccoli
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http://www.sportbusinessmanagement.it/2013/11/stadi-modulari-unopportunita-per-i-club.html
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Date le difficoltà di
stipulare accordi con le amministrazioni comunali proprietarie delle
strutture sportive per l’ammodernamento degli attuali impianti, le
società sportive potrebbe raggiungere lo stesso scopo attraverso
l’opportunità di realizzazione degli stadi modulari. Tale soluzione
rappresenta una possibilità per superare tutte le questioni burocratiche
che fino ad ora hanno rallentato, e continueranno a rallentare la
realizzazione di diversi progetti.
I due vincoli maggiori
riguardano le tempistiche per avere l’autorizzazione per iniziare i
lavori, mentre l’altro, che limita l’ammodernamento strutturale degli
stadi italiani, riguarda il fatto che alcuni impianti hanno la struttura
caratterizzata da beni storici che non possono essere abbattuti.
L’esempio più eclatante, da questo punto di vista, è lo stadio Renato
Dall’Ara di Bologna, dove la Torre di Maratona è considerato bene
storico, e l’attuale legge italiana non permette di abbattere questa
tipologia di beni.
Lo stadio modulare,
invece come dice il termine stesso, è caratterizzato dal fatto che è
realizzabile in lotti che poi possono essere montati e smontati in
brevissimo tempo, e la struttura architettonica è capace di abbinare la
funzionalità alla flessibilità. Le strutture modulari sono in grado di
soddisfare tutti i requisiti di uno impianto multifunzionale, il quale
al suo interno deve avere sale dedicate all’hospitality, sala stampa,
campo da gioco e tribune coperte. Il vero vantaggio dello stadio
modulare riguarda la rapidità con cui si può integrare o diminuire la
capienza, aspetto fondamentale per le società sportive che hanno un
bacino d’utenza variabile a seconda del risultato sportivo.
Dal punto di vista
normativo, la legge prevede che l’organizzazione di manifestazioni
sportive che coinvolge un elevato bacino d’utenza, generalmente sia
affidata al patrocinio della pubblica amministrazione, la quale a sua
volta viene autorizzata con provvedimenti legislativi ad hoc, i quali
influenzano altre norme dal punto di vista urbanistico-edile.
In altri casi, si
procede, invece, all’installazione di strutture temporanee, le quali
vengono installate senza permesso di costruire, ma solo previa D.I.A
(denuncia inizio attività). Presupponendo che al termine dell’evento
sportivo (ad es. torneo) le opere andrebbero rimosse, vi è la
possibilità di un’interpretazione estensiva della norma, infatti, nel
caso d’impianti sportivi ex novo l’unica possibilità realizzativa che
prescinda dal permesso di edificare è quella di un impianto che venga
“presentato” come funzionalizzato allo svolgimento di un’unica
manifestazione che, nella specie, potrebbe anche essere il campionato
per una singola stagione sportiva. Una volta realizzato l’impianto, la
società potrebbe riutilizzare la struttura anche per le stagioni
successive, ovviamente a condizione che l’opera abbia i caratteri di
modularità e precarietà strutturale tali da farne evincere l’agevole
rimozione.
In caso di ampliamento di
uno stadio già esistente, l’intervento edilizio deve definirsi
“pertinenziale”: fisicamente e strutturalmente non distinte
dall’edificio principale; di dimensioni modeste; inidonea a trasformare
in modo consistente e durevole lo spazio occupato; insuscettibile di
un’utilizzazione autonoma.
Leader nella
realizzazione degli stadi modulari è NUSSLI, azienda con sede in
Svizzera, ma presente anche nei principali paesi europei; in Italia la
sede non poteva che essere a Torino. NUSSLI progetta e realizza
costruzioni temporanee e permanenti per eventi, fiere ed esposizioni.
Noleggia e vende tribune, palchi ed altre costruzioni per eventi.
Nell’ambito delle costruzioni di stadi, fiere, padiglioni e musei offre
soluzioni di eccellente qualità.
Di seguito alcuni progetti realizzati da NUSSLI:
Per
i Mondiali di calcio del 2010, Nussli ha realizzato l’ampliamento dello
stadio di Città del Capo di circa 13.000 posti a sedere. La capienza
aumentò così da 52.000 a 65.000 posti. Terminati i Mondiali, questi
ulteriori posti a sedere furono smontati, in quanto la capienza di posti
restanti dello stadio era sufficiente per il suo normale utilizzo. In
questo modo sono state risparmiate spese di mantenimento e di gestione.
Alla fine del 2009 NUSSLI
ha sottoscritto con BC Pavilion Corporation (PavCo), il gestore
pubblico del maggiore stadio della Provincia British Columbia e gestore
del BC Place, un contratto per il design e la realizzazione di uno
stadio modulare a Vancouver, il quale avrebbe avuto la funzione di sede
provvisoria per i BC Lions e per i Vancouver Whitecaps durante il
periodo di risanamento generale dello stadio BC Place. Il Football Club
BC Lions di Vancouver / Canada è una delle squadre principali della
Football Liga canadese.
BRITA
Arena, Wiesbaden (foto copertina) Per l’associazione calcistica SV
Wehen Wiesbaden nel 2007 la NUSSLI ha realizzato uno stadio
completamente equipaggiato con tutte le infrastrutture necessarie.
Proprio come nel calcio, la costruzione è dipesa dalle strategie e
rapidità di esecuzione. In soli 112 giorni di montaggio la BRITA Arena è
stata eretta durante la pausa estiva.
Dal punto di vista
economico, uno stadio modulare di 13000 posti costa circa 13 milioni di
euro, generando profitti per circa 600 mila euro nell’arco della prima
stagione, per arrivare a 2,5 milioni di euro dopo 10 stagioni.
Lo stadio modulare
rappresenta un’opportunità che non può essere più trascurata in quanto
rappresenta una soluzione rapida, ed economicamente sostenibile.
Fabrizio Tarzia
Fonte dati deloitte.com