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Ore 13:00 SI CHIUDE IL SECONDO GRADO DEL PROCESSO PER LA COMBINE SAVONA-TERAMO, SENTENZA ATTESA DOMANI.
Ore 12:58 Torna a parlare l'Ascoli, lo fa con con
l'altro assistente di Grassani Federico Menichini: "Noi abbiamo
depositato 15-16 documenti che smentiscono inesorabilmente la storiella
che il Teramo si è fatto in casa producendo 14 testimoni tutti tesserati
con il Teramo. Non c'è un solo soggetto non interessato". Gli animi di
scaldano.
Ore 12:55 L'Ascoli vorrebbe parlare ma il tempo stringe. Si discute su uno spazio da concedere.
Ore 12:53 Tornatore chiude: "Riteniamo che quella
offerta dalla procura sia l’unica soluzione percorribile per poter dare
un senso compiuto a tutte le risultanze delle comunicazioni intercettate
e riscontrate dalle dichiarazioni rese dai soggetti coinvolti. Questo
consente di raggiungere quel grado di certezza anche con il superamento
di ogni ragionevole dubbio, che non sarebbe richiesto ma che viene
comunque raggiunto. Anche perché non c’è alcuna ipotesi alternativa”.
Ore 12:52 Tornatore si avvia a concludere: “Non c’è
una ricostruzione alternativa verosimile anche all’ipotesi della
cessione di quote della società, ma soltanto una serie di contraddizioni
da parte dei protagonisti della vicenda. Sull’ipotesi delle trattative
di mercato: prima della partita Savona Teramo è sorto un interesse
spasmodico a fare questo genere di operazioni e poi lo stesso interesse è
svanito subito la partita. Come è possibile ciò?”.
Ore 12:47: Tornatore, più performante dopo un avvio
incerto, ridà forza alla responabità diretta che la difesa del Teramo ha
tentato in ogni modo di affossare: "La difesa ha detto che Ceniccola ha
smentito la presenza di Campitelli al casello ma questo non è affatto
vero. Vediamo cosa dice davvero Ceniccola (legge il verbale
ndr):
'All'epoca dei fatti non conoscevo Campitelli quindi non sono in grado
di dire con certezza che fosse lì'. Non dice assolutamente 'Escludo che
Campitelli fosse lì'. E la differenza è enorme. Tra l'altro è normale
che Ceniccola abbia detto 'Non sono certo che fosse lì' dal momento che
non si conoscevano e che fu Di Giuseppe a dialogare con Barghigiani.
Campitelli restò in macchina. Ma non solo: quale sarebbe l'interesse di
Barghigiani a tirare in ballo Campitelli? Per lui si trattava di un
particolare anche irrilevante, così come per Ceniccola. Se lo afferma è
perché quello è ciò che è avvenuto. E questo è un elemento di prova
piena, pesante, ricavato da una dichiarazione resa in un'audizione
ufficiale".
Ore 12:38 Tornatore riprende un tantino vela: "La
difesa tutto ciò che è riuscita a dire sull'sms 'Sono da Campitelli'
èche sia un bar. La stessa conclusione a cui era arrivata la scorsa
volta. E poi sgombriano il campo da equivoci. Che Campitelli fosse
presente agli incontri di Albisola è certificato da quanto dichiarato da
Barghigiani che lo ammette candidamente. E questo calza a pennello con
la richiesta di Di Nicola a Di Giuseppe di 'Non far parlare' la persona
che è con lui perché questo 'comprometterebbe tutto'. Sono frasi
intercettate, chiare".
Ore 12:34 Tornatore non ha la stessa verve né del
primo grado né di ieri. Si limita a sottolineare alcuni passaggi, con
voce pacata e senza 'mordere': "Passiamo a Campitelli. La sua difesa è
incentrata sul contrastare singoli aspetti che ad avviso di questa
procura nell'economia dell'affare generale sono di secondo piano. Il
presidente abruzzese contesta di essere venuto a conoscenza di
un'ipotesi di combine, di essere stato messo al corrente della cosa da
Di Giuseppe e di aver partecipato agli incontri. Ma cosa offre in
alternativa al materiale probatorio?".
Ore 12:32 Tornatore: "Non è vero che l'unico
elemento su cui si fonda l'impianto accusatorio sul Savona è l'sms di
Barghigiani. Innanzitutto ci sono delle intercettazioni che fanno capire
che l'sms si inserisce in una trattativa in corso. Inoltre sono
molteplici gli elementi che evidenziano chiaramente come Barghigiani
faccia riferimento a un'altra persona.Una delle tante frasi: 'Capisci
bene che io devo dare conto a un'altra persona. Avevano detto che si
presentavano con i soldi e dovevano presentarsi con i soldi' ".
Ore 12:25 Tornatore: "Partiamo dal Savona.
L'obiettivo era quello di realizzare la combine per quella gara.
Riguardo la posizione del presidente ligure Dellepiane, tutto si basa
sul messaggio di Barghigiani (che dice 'Il presidente è d'accordo a
incontrare i tuoi amici imprenditori'
ndr). Non è un caso che
questo avvenga dopo un incontro tra Barghigiani, Di Nicola e Di
Giuseppe: tutti e tre si incontrano ma poi devono sempre rendere conto a
dei superiori, che altri non sono se non i presidenti".
Ore 12:22 Tornatore: "Nonostante tutte le tesi
portate dalle difese e nonostante la capacità espositiva di tutti, non
ci sono elementi per una ricostruzione alternativa dei fatti rispetto a
quella realizzata due settimane fa".
Ore 12:20 Riprende la parola il procuratore Tornatore, che in mancanza di Grassani può trasformarsi nel primo alleato del Picchio.
Ore 12:19 Di Giandomenico chiude: "Il Teramo chiede di essere riammesso in serie B perché questo è il risultato conseguito sul campo".
Ore 12:15 Altra considerazione di spessore di Di
Giandomenico, oggi in gran forma, sul presunto accanimento contro il
presidente del Teramo: "Non vorrei che a Campitelli venga contestata
l'appartenenza all'etnia sinti dei Casamonica, visto che sono abruzzesi
entrambi". La battuta ha scarso successo anche in sala stampa, dove i
colleghi abruzzesi scuotono la testa.
Ore 12:13 Ancora Di Giandomenico: “L’esiguità delle
somma da spartire tra i vari soggetti coinvolti non è compatibile con le
cifre che sono state indicate per la presunta combine. Non c’è
corrispondenza tra i 70 mila o i 90 mila ipotizzati con i 1.500, 2000
euro di cui si parla, che sono spiccioli in confronto e che
evidentemente rappresentano somme relative alle scommesse”.
Ore 12:08 Di Giandomenico, altro avvocato del
Teramo: "Anche ipotizzando una sconfitta del Teramo a Savona, l'Ascoli
poi ha solo pareggiato nello scontro diretto finale, dunque comunque non
avrebbe vinto il campionato". Considerazione di elevato spessore.
Ore 12:06 Chiacchio in gran forma, il vero punto
di
forza della difesa abruzzese è lui. Sostanzialmente il suo discorso è:
"Non ci sono elementi per accusare Campitelli, la responsabilità diretta
decade, resta quella oggettiva per la quale, in basi ai precedenti, la
pena non può essere più di 2 punti".
Ore 11:58 Chiacchio fa i conti in tasca ai giudici
sulla base dei precedenti: "Nell'ipotesi di responsabilità oggettiva il
massimo che si può attribuire al Teramo sono 2 punti di penalizzazione".
Ore 11:56 Il legale napoletano continua a
snocciolare precedenti: "Ultima gara del campionato di B, qualche anno
fa, Albinoleffe-Siena, combinata: per quella gara il Siena ha avuto un
punto di penalizzazione. Era decisiva per la A dei toscani e per la Lega
Pro per i lombardi. Un punto. E oggi devono essere sacrificati il
Teramo e il Savona? ".
Ore 11:53 Chiacchio cita alcuni precedenti e affonda
il colpo: "L'Ascoli stessa ebbe un solo punto di penalizzazione per due
gare in cui era coinvolta per responsabilità oggettiva. Poi c'è il
record del Grosseto: otto gare 6 punti! Addirittura 0,45 punti a
partita! Sempre per responsabilità oggettiva, con il ds che aveva
combinato una partita decisiva per la salvezza sul campo. Qui si parla,
eventualmente, di una partita".
Ore 11:49 Chiacchio prova il miracolo, scaricando
del tutto Di Giuseppe pur senza citarlo direttamente: "Ho sentito in
questa sede delle bestialità giuridiche, come la retrocessione in caso
di responsabilità oggettiva. La responsabilità oggettiva, lo hanno detto
in tanti, anche magistrati, è da cancellare. Basta con questa
responsabilità oggettiva. Basta costringere le società a rispondere
dell'operato dei propri tesserati".
ilcentro.gelocal.it riporta:
Riprende il processo. Parla l'avvocato Eduardo Chiacchio per conto del Teramo
Chiacchio: Bisogna ripristinare un ordine giuridico.
Esiste prova logica per l'accusa, non per la difesa. Possibile?
C'è filmato in cui si vedono cinque parate del portiere del Teramo. Gara combattuta, vinta anche con un po' di fortuna.
Nulla è stato accertato in questo processo. Soldi? E dove sono? Chi li ha dati? Chi li ha ricevuti? C'è un litigio perché non si capisce l'ammontare della cifre.
Ho sentito dire eresie giuridiche in questa sede. Ho sentito parlare di retrocessione per responsabilità oggettiva. Non esiste. Non retrocede una società per oggettiva da 30-40 anni, da quando io giocavo a pallone.
La retrocessione della Nocerina non fa testo.
Nel 2012 processo calcioscommesse. tutti a dire che la responsabilità oggettiva è una vergogna. E' da togliere.
Casi del passato: Modena, due gare due punti; Ascoli: due gare, un punto
La stessa società, Ascoli, che ci chiede di retrocedere in passato è stato punito con un punto in due gare. Giusto?
E il Grosseto otto gare sei punti di penalizzazione per responsabilità oggettiva? E c'era ds coinvolto...
I casi sono chiari. E nemmeno paragonabili a Savona-Teramo.
La responsabilità oggettiva deve portare alla retrocessione qui? No, non è possibile. I casi del passato sono chiari. Le sentenze sono chiare.
I giudici hanno detto e sentenziato che la responsabilità oggettiva va depotenziata.
Riportiamo nei giusti valori la responsabilità oggettiva.
Ricordate Albinoleffe-Siena, decisiva per la A e per la retrocessione in Lega Pro? Un punto di penalizzazione. E oggi mi si chiede retrocessione per Savona-Teramo? Ma non scherziamo …
Ore 11:46 Chiacchio: "Si parla di giocatori e
importi ma dove sono? Quali sono i calciatori? C'è un litigio su questa
somma ma a quanto ammonta? Di cosa stiamo parlando? Parlare ancora di
responsabilità diretta è perdere tempo. Sarebbe come percorrere una
discesa ripida, potrei scivolare. Ma evto e mi concentro su altro".
Ore 11:43 Chiacchio continua il suo intervento
mandando bordate alla difesa dell'Ascoli: "Si parla tanto di prova
logica. Ma è possibile che una squadra che ha 34 punti di vantaggio
sull'avversario si compra la partita? Un avversario che tra l'altro, lo
dice la stessa difesa dell'Ascoli, 'Non ha nulla da chiedere al
campionato' ".
Ore 11:40 Frecciata di Chiacchio a Grassani, ancora
assente: "Alla difesa dell'Ascoli va tutto il mio apprezzamento.
Iniziare un intervento dedicando 12 minuti alla responsabilità oggettiva
vuol dire che anche per loro la responsabilità diretta non esiste.
Complimenti e grazie a loro".
Ore 11:37 Ancora Chiacchio: "Mi rifiuto di credere
che il tribunale federale nazionale abbia potuto partorire questa
sentenza. Che cosa si nota in questa sentenza? La voglia di dare
colpevolezza a chiunque capiti a tiro. Le stesse motivazioni riguardo
Campitelli dicono che il presidente è stato 'tirato dentro'' da Di
Giuseppe. Ma come, non doveva essere il protagonista?".
Ore 11:35 Parla Chiacchio, l'altro 'ariete' della
difesa abruzzese. E ricomincia da dove aveva lasciato "Il castello
accusatorio è stato frantumato". Lo aveva detto anche dopo il
dibattimento del primo grado.
Ore 11:32 IL PROCESSO E' RIPRESO
Ore 11: 20 Ancora Lovato: "Ci sono in ballo dei
soldi, si parla di 70 mila euro. Io faccio il direttore generale e posso
dirvi che per qualsiasi operazione economica devo informare il mio
presidente".
Ore 11:18 Lovato, dg dell'Ascoli, approfitta della pausa per
rilasciare alcune dichiarazioni alla stampa: "Al di là di tutto la
situazione è identica alla scorsa volta. L'unico fatto nuovo portato
dalla difesa del Teramo è la presenza di un medico che avrebbe
somministrato un ansiolitico a Campitelli. Tutte le testimonianze del
Teramo si basano su tesserati interni, che spuntano fuori come funghi
dall'oggi al domani, visto che di questo medico si sono ricordati
soltanto ora"
Ore 11:15 I GIUDICI DECRETANO 5 MINUTI DI PAUSA
Ore 11:14 Cerulli Irelli: "Se non è affatto certo il
coinvolgimento di Campitelli viene a decadere la responsabilità diretta
della società".
Ore 11:13 Cerulli Irelli continua: "Ma poi in questo
incontro al casello prima della partita, al di là della presenza di
Campitelli, di cosa si sarebbe parlato se i giocatori contattati già
avevano rifiutato di collaborare?" In proposito va ricordato però che,
secondo quanto dichiarato ieri dal procuratore Tornatore, ci sarebbero
dei nomi precisi, al momento tuttavia secretati perché il secondo filone
di indagini della Procura di Catanzaro è ancora in corso.
Ore 11:10 La presenza di Campitelli ad Albisola è
stata confermata da Barghigiani ma Cerulli Irelli contesta: "Secondo la
sua testimonianza Campitelli sarebbe arrivato ad Albisola, rimanendo 5
minuti a parlare della vendita della società. Come sarebbe possibile che
uno si incontra per parlare della cessione di una società 5 minuti? La
sua presenza, per di più, viene smentita da un'altra persona presente
(Ceniccola
ndr). Dunque dico io, non siamo davanti almeno a un
dubbio ragionevole e non smentibile che forse Campitelli non era lì? Non
c'è nessun indizio grave, concordante, preciso che permetta di passare
da un fatto noto, cioè la presenza di Campitelli in albergo, a uno
ignoto, cioè la sua presenza al casello"
Ore 11:05 Ancora Cerulli Irelli: "Secondo l'accusa
Campitelli sarebbe andato ad Albisola, mentre non è credibile che sia
andato a riposare in camera. Ma questo è incredibile. Ora io non vorrei
citare Manzoni (attenzione, terza citazione dei legali della difesa, che
non difettano di cultura classica
ndr), ma 'Un generale ha diritto di riposare prima della battaglia' ".
Ore 11:03 Cerulli Irelli: "Di cosa stiamo parlando?
Di un tentativo di combine, al quale secondo la procura avrebbe
partecipato anche Campitelli. E in questo ha un'importanza decisiva ciò
che è avvenuto il giorno della partita: tutto quello che è successo
prima ha ben poco peso, compreso il 'Sono a Campitelli, sono da
Campitelli' ecc. Tutte fesserie. Invece concentriamoci sul giorno della
partita".
Ore 11:00 Prende la parola il top player schierato a
sorpresa dal Teramo, Cerulli Irelli, luminare di diritto
amministrativo: "Il Teramo ha vinto il torneo sul campo e non è una cosa
da poco".
Ore 10:58 Cozzone conclude: "Forse la lettura degli
atti del Tfn in sede di primo grado è stata troppo frettolosa, anche per
via dei tempi stretti. Ora spero però che alla luce degli elementi
portati qui la sentenza venga riscritta con il proscioglimento totale di
Campitelli, a cui vanno restituite la dignità e la vita"
Ore 10:55 Cozzone: "Ogni elemento prodotto viene
distrutto dalla realtà: la cella telefonica agganciata dal Di Nicola
alle 17,24 dell'11 maggio, nei pressi di Canzano, non ha nulla a che
vedere con Notaresco, la località dove ha sede la Sapori Veri e dove era
in corso il Cda della Sapori Veri a cui partecipava Campitelli".
Ore 10:49 L'avvocato di Campitelli è un fiume in
piena: "Barghigiani l'11 maggio non era davanti all'ufficio di
Campitelli. Tanto che dice che deve andare a Roma entro breve mentre tra
Teramo e Roma c'è un percorso piuttosto lungo. Campitelli quel giorno
era impegnato nei Cda delle sue aziende: il primo del Teramo Calcio e
l'altro della Sapori Veri Srl. Ci sono verbali che lo attestano.
L'accusa contesta: 'Era talmente impegnato che proprio quel giorno ha
stipulato il rinnovo del contratto a Di Giuseppe'. Ma alla base di
questo c'è solo un articolo di giornale che ipotizza questo rinnovo!
Mentre invece il rinnovo è avvenuto molto successivamente! ".
Ore 10:47 Ancora Cozzone: Di Nicola in serata parla
con Di Giuseppe e gli dice 'Se chiamo il presidente per fargli i
complimenti dici che mi risponde?'. Dunque c'è massima deferenza,
massimo rispetto e distacco. Un rapporto non certo tipico di chi ha
appena organizzato insieme un illecito. Poi la procura ha detto che
quattro volte grazie (di Campitelli alle congratulazioni di Di Nicola
ndr) sono troppe. Forse, dico io, alla quinta lo arrestavano".
Ore 10:43 Cozzone prosegue: "Dopo la partita i
dirigenti entrano nel terreno di gioco, siamo intorno alle 18. C'è la
festa con i tifosi, le interviste in campo e poi Campitelli festeggia
con la squadra. Alle 19,30 il Teramo si riavvia verso casa. Campitelli,
con la maglia bagnata e nel bel mezzo della festa sarebbe andato ad
Albisola con Di Giuseppe. Quantomeno inverosimile".
Ore 10:39 I legali del Teramo puntano tutto sul
riconoscimento della responsabilità oggettiva. Ipotesi che, comunque,
non necessariamente salverebbe la serie B.
Ore 10:35 Ancora Cozzone, che difende a spada tratta
Campitelli e scarica del tutto Di Giuseppe, ormai ritenuto responsabile
anche dagli stessi legali del Teramo: "Alle ore 12,01 Di Nicola chiama
Barghigiani e gli dice 'Loro stanno già lì con la Maserati', quindi
parla di Di Giuseppe e del suo accompagnatore, che non poteva essere
Campitelli, impegnato ancora ad Arenzano".
Ore 10:33 Cozzone: "Di Giuseppe alle 10:52 di quel 2
maggio dice: 'Uscita di Albisola, l'abbiamo appena fatta noi'. Di
Giuseppe era già lì con il suo accompagnatore che non poteva essere
Campitelli!"
Ore 10:31 Cozzone si scalda: "Il tribunale contesta
un vuoto di orario tra le 12 e le 13 circa, lasso di tempo in cui
Campitelli avrebbe incontrato i dirigenti del Savona. Ma sono le
intercettazioni telefoniche che smontano questa tesi!"
Ore 10:29 Cozzone sta cercando in ogni modo di
escludere Campitelli da qualsiasi coinvolgimento: "Campitelli al mattino
del 2 maggio intorno alle 10 esce a fare una passeggiata di circa due
ore, poi verso le 12:15 torna in albergo. Alle 11 si scatta persino una
foto con una tifosa, poi pubblicata su Facebook".
Ore 10:26 Cozzone prosegue: "Barghigiani dice di
aver riconosciuto anche Campitelli all'incontro della mattina del 2
maggio. Ebbene Barghigiani è smentito dall'unica persona che era di
sicuro con lui quel giorno, cioè Ceniccola, l'altro consulente di
mercato del Savona.
Dice che c'erano Barghigiani e Di Giuseppe ma non
Campitelli. In proposito dice: 'Non lo conoscevo ma anche adesso che
l'ho visto non sono in grado di riferire se fosse lì' ".
Ore 10:24 Continua il suo accorato intervento
l'avvocato di Campitelli: "Ancora una volta alle ore 22:50 del 30 aprile
ci sarebbe una telefonata tra Di Nicola e Di Giuseppe in cui si parla
di un incontro a cui secondo l'accusa avrebbe partecipato anche
Campitelli. Ebbene Di Giuseppe si riferirebbe a Campitelli dicendo 'Sto
chiamando quel cretino che non mi risponde, quel deficente'. Dunque, Di
Giuseppe, che aveva ottimi rapporti col presiedente con cui stava
vincendo un campionato, si sarebbe espresso così. Non è credibile".
Ore 10:20 Cozzone: "Secondo l'accusa l'incontro di
Di Nicola con Campitelli è certificato dall'sms del 27 aprile in cui il
dirigente dell'Aquila diceva 'Sono da Campitelli'. Quel giorno guarda
caso c'era l'inaugurazione del nuovo punto vendita dei prodotti di
Campitelli, c'era il sindaco, c'erano i tifosi, c'era la squadra,
c'erano tutti e forse anche Di Nicola. Qualcuno ha detto 'Non è
importante, comunque si sono incontrati'. Ma pensare che quel giorno
Campitelli abbia avuto il tempo di parlare di combine è assurdo ".
Ore 10:16 L'avvocato Cozzone: "La pagina 17 della
delibera è quella che celebra la morte di Campitelli e del Teramo
Calcio. Mai numero fu più funesto".
Ore 10:13 Prende la parola Cozzone, l'avvocato di
Luciano Campitelli. Seconda citazione del processo. Stavolta Cozzone
scomoda Ennio Flaiano: "La situazione è grave ma non è seria, ed è la
stessa cosa che ho pensato dopo il primo grado".
Ore 10:11 Dellepiane: "Non ho mai saputo nulla di
questa storia. Anche fosse vero l'illecito avrebbe avuto la mia completa
insaputa. In passato quando ho avuto occasione di sapere qualcosa
riguardo illeciti ho sempre denunciato".
Ore 10:09 A sorpresa prende la parola il presidente del Savona Aldo Dellepiane.
ilcentro.gelocal.it riporta:
E' la prima volta che parla Aldo Dellepiane presidente del savona. Parole accorate e semplici: non c'entro nulla, credetemi.
Dellepiane: anche qualora quanto sostenuto dalla procura fosse vero, io sarei il danneggiato. Grazie
Ore 10:08 Chiappero conclude chiedendo che non venga riconosciuta la responsabilità oggettiva al Savona.
Ore 9:58 Chiappero ritiene che i giudici abbiano dato troppo credito alle rivelazioni di Ninni Corda in sede di audizione.
Ore 9:56 L'intervento di Chiappero è molto tecnico e
poco lineare: "Bisogna vedere se il senso criptico attribuito dalla
sentenza ai dialoghi corrisponde al dato semantico. Barghigiani nel suo
sms a Di Nicola dice 'Il presidente è d'accordo a incontrare i tuoi
amici imprenditori'. Semanticamente però non ha senso ciò che si dice
nelle telefonate dopo questo sms, perché alla domanda rispetto all'ora e
al giorno dell'incontro non c'è risposta. E allora dobbiamo dare un
senso, ma un senso plausibile. E l'unico significato che possiamo dare è
dare un significato all'ora come numero. L'sms di Barghigiani, insomma,
non ha nulla a che vedere con l'intervento della persona che viene
indicata all'interno dell'sms (il 'presidente'
ndr)".
Ore 9:47 L'avvocato del club ligure Chiappero contesta
le motivazioni della sentenza di primo grado che pongono Dellepiane come
uno dei protagonisti della combine: "Dopo il 'semaforo rosso' di
Matteini la sentenza dice che c'è uno stop nella trattativa e che 'si
alza il tiro' coinvolgendo il presidente. Quell'alzare il tiro della
sentenza, però, rende fuorviante anche la lettura di tutto ciò che
avviene successivamente. La lettura dei fatti sembra agevole ma non lo
è. E la non agevolezza la si ricava dalla lettura della sentenza. C'è
stata una interpretazione sbagliata delle intercettazioni. Si discute
solo dell'ora e di nulla altro"
Rete8.it riporta:
Il presidente Dellepiane è l’unico non indagato in sede penale. Quando
ci sono linguaggi criptici, bisogna trovare una chiave logica, se si
mettono insieme pezzi è una frittata dalla quale non se ne esce. Il
sette e il nove non sono le cifre dell’importo della combine, ma
solamente le ore. Non c’è nulla contro il Presidente. Lo avete detto voi
stessi e la Cassazione che non si può prendere un pezzo di discorso e
pensare si riferisca ad un illecito. Non si può condannare una società
ed un presidente in questo modo. Corda ha litigato con Dellepiane,
perciò ha parlato in questo modo. Lui non si autoaccusa, ma accusa
quattro persone, per scagionarsi attraverso i benefici dell’art. 24. Che
ha preso dei soldi da questa vicenda nessuno lo dice? Poi, non è
credibile perché ogni volta che parla aggiunge qualcosa. Si è arrivati
ad una condanna in primo grado senza un documento logico a supporto
delle intercettazioni e con dichiarazioni di Corda, che a suo tempo
Dellepiane denunciò.
Ore 9:38 Parola all'avvocato Luigi Chiappero, parla per conto del Savona. E' l'ex avvocato della Juventus
L'avvocato del club ligure: "Il presidente
del Savona Dellepiane è l'unico a non essere indagato dalla giustizia
ordinaria, e non è un particolare da poco in riferimento alla
responsabilità diretta contestata alla società".
Ore 9:36 E' ripreso il processo. Prende la parola l'avvocato del Savona.
Ore 9:35 Sono entrati i fotografi: è l'ultima operazione prima della ripresa dei lavori.
Ore 9:31 Tra le avvocatesse è gara di stile: sempre
elegante e seducente Maria Cristina Celani, in tubino nero e giacca
bianca. La D'Amelio non è da meno: più colorata ma senza eccessi,
indossa un vestito viola-oro-nero a righe orizzontali. Evidente tacco
per entrambe. Scarpa nera per la Celani, rosa tenue per Libera D'Amelio.
Il processo sportivo è anche questo.
Ore 9:16 Il corridoio che conduce all'aula in cui si
svolgerà l'udienza si sta affollando di addetti ai lavori. Tra gli
argomenti più dibattuti quello della novità emersa ieri durante
l'intervento di Tornatore: i nomi dei giocatori coinvolti nella combine,
fino ad ora sconosciuti, sarebbero noti all'autorità giudiziaria grazie
alle indagini della Procura di Catanzaro che nel frattempo sono andate
avanti. Per ora, tuttavia, restano secretati in attesa dell'apertura di
un nuovo filone del processo sportivo.
Ore 9:10 E' arrivato anche Vincenzo Cerulli Irelli,
docente universitario e luminare del diritto amministrativo: è il top
player della squadra dei legali abruzzesi
Ore 9:08 L'avvocato Chiacchio discute nella hall con
la collega D'Amelio, difensore di Di Giuseppe e Di Nicola: "Siamo
pronti per la battaglia" sono le parole del legale napoletano. "Se
restiamo sotto i 4 punti possiamo farcela" la risposta della D'Amelio.
9:03 Anche il legale di corso Vittorio Cristina Celani e il dg Lovato sono sul posto.
9:01 Mancano ancora molti protagonisti, il processo riprenderà con qualche minuto di ritardo
8.52 arrivato un altro volto noto, l'avvocato Enzo Nucifora, ovviamente coinvolto in un'altra udienza del filone Dirty Soccer
8.36 al momento pochissimi tifosi del Teramo,
quattro irriducibili di fronte all'Nh Vittorio Veneto hotel. A
presidiare l'albergo una macchina della polizia e una camionetta dei
carabinieri
8.34 arriva Luciano Campitelli, presidente del Teramo
Venerdì 28 agosto 2015
Ore 21:12 I giudici stabiliscono l'interruzione del processo. Si riprenderà domani mattina alle ore 9:00, con i due legali del Teramo e i due legali di Campitelli.
Ore 21:11 Ancora Libera D'Amelio, particolarmente
energica: "Non è concepibile in uno stato di diritto un'accusa di questo
genere basata su certi presupposti. Invito a valutare la figura di Di
Giuseppe senza inquinamenti e senza condizionamenti. Valutiamo la sua
condotta, che è abitudinaria e routinaria per chi lavora, come lui, in
ambito sportivo da anni"
Ore 21:09 Il passaggio di denaro: "Quando sarebbe
avvenuto il passaggio dei soldi? Secondo quale ripartizione? Con quali
modalità? Si parla di un'ipotesi di 70mila euro ma poi se andiamo a
vedere le cifre esplicitamente espresse nelle intercettazioni sono
nell'ordine di poche migliaia di euro. Ci sono 'evidentemente' e
'probabilmente' ma con gli 'evidentemente' e i 'probabilmente' non si
può giocare con la vita di un dirigente sportivo che ha tagliato un
traguardo così importante per una società come il Teramo, che vive di
questo lavoro"
Ore 21:06 La legale di Di Giuseppe si sofferma su
uno dei passaggi più delicati: "Quando dicono 'semaforo rosso di
Matteini', da cosa si capisce che si parla della combine? E' il 2 di
maggio, perché non è plausibile che parlavano di mercato, di ingaggi, di
valutazioni tecniche?"
Ore 21:03 L'avvocato D'Amelio continua: "Non ci sono
passaggi di alcunché da una mano all'altra, non c'è nulla di nulla.
Solo degli incontri. Qui non si contestano gli incontri, compreso quello
con Barghigiani. I dati oggettivi non li contestiamo. Ma non crediamo
minimamente possano costituire un'ipotesi di combine"
Ore 21:00 L'avvocato Libera D'Amelio, legale del ds
del Teramo Di Giuseppe: "Tutto nasce tre giorni prima della partita in
questione, che ha un'importanza vitale del Teramo. Possibile? Si parla
di un semplice incontro in un bar e da lì secondo l'accusa inizia il
lavoro per l'illecito. Di Nicola e Di Giuseppe si conoscono da 15 anni.
Ora se una conversazione di routine tra due persone che fanno lo stesso
lavoro può costituire un'ipotesi di combine allora mi preoccupo"
Ore 20:55 Inizia a parlare l'avvocato del ds del Teramo Di Giuseppe.
Ore 20:45 Tocca agli avvocati del Savona. Vogliono smontare tutte le accuse contro
Dellepiane, a loro avviso del tutto assente in ogni fase di questa
vicenda, mai coinvolto e mai citato se non con supposizioni
Il sito ilcentro.gelocal.it riporta le parole dell'Avvocato Di Amato:
Un conto è il libero convincimento del giudice, altro il libero arbitrio
del giudice di interpretare gli atti. Io questo contesto. Se non si tiene conto
del diritto del contraddittorio è finita.
Dellepiane non è mai presente in questo processo. Non
fa e non riceve telefonate, non fa e non riceve messaggi. Non fa nulla. Ma
proprio nulla.
Dellepiane quando si è imbattuto in un illecito lo ha denunciato,
Dellepiane è un galantuomo
Non si può prendere la dichiarazione di Corda e renderla oro colato senza
riscontri.
Nessun riscontro alle dichiarazioni di Corda contro
Dellepiane. Corda si prende gioco della giustizia.
Chiedo annullamento della squalifica a Dellepiane.
Ore 20:40 L'avvocato dei due consulenti di mercato
savonesi conclude il suo intervento: "Barghigiani nemmeno c'era a Savona
Teramo, né allo stadio né all'incontro con i cosidetti dirigenti
abruzzesi. Per questo chiedo il suo proscioglimento"
Ore 20:37 Prosegue l'intervento dell'avvocato di
Ceniccola e Barghigiani, che cerca di dimostrare la totale estraneità
dei suoi assistiti alla combine. "Barghigiani - dice - non era nemmeno
il ds del Savona, su questo sarebbe bene fare un approfondimento perché
si tratta di un discorso suggestivo".
Ore 20:29 Corda ha lavorato per salvare se stesso più che con la procura federale. Che è stata, chiaramente, ingannata dal Corda, Barghigiani non aveva alcun potere per mettere in atto la combine, perché non aveva rapporti con lo spogliatoio del Savona.
Ore 20:15 Prende la parola l'avvocato di Ceniccola e
Barghigiani, inizia con una citazione del giurista Calamandrei sulla
pubblica accusa, che sarebbe un "avvocato senza passione e un giudice
senza obiettività".
Ore 20:10 Sta parlando l'avvocato del calciatore
Cabeccia. Successivamente interverranno i legali degli altri 'savonesi'
interessati dal procedimento e solo successivamente, se ci sarà tempo,
gli avvocati del Teramo tra cui l'attesissimo Eduardo Chiacchio.
Difficilmente, però, riusciranno ad avere modo di parlare oggi. Molto
probabile che i principali protagonisti del processo parlino domattina.
Ore 20:04 Parla l'avvocato di Fabio Di Lauro: "Il
mio assistito appare in una telefonata in cui chiede a Di Nicola:
'Teramo vince?'. Ecco, direi che c'è poco da aggiungere. Non ritengo sia
una esternazione sufficiente a creare i presupposti per una sanzione,
soprattutto perché chi pronuncia questa frase non poteva certo
immaginare che dall'altra parte qualcuno stava pensando di alterare una
partita"
Ore 19:57 Parla la difesa del L'Aquila Calcio. "Qual è la condotta che
viene contestata a L'Aquila Calcio? Parliamo di una situazione che vede
la società estranea alla vicenda e un suo tesserato, che nel frattempo
si era dimessso, e cioè Di Nicola, impegnato in attività esterne alla
società. Chiediamo che venga annullata la sentenza di primo grado e
vengano accolte le richieste di questa difesa.
Ore 19:50 D'Amelio: "La dichiarazione di Ninni Corda
rappresenta una comoda via d'uscita dal processo. Non c'è alcun elemento
che possa fare anche solo pensare ad un'attività preparatoria di
un'illecito da parte di Di Nicola. Tutta la situazione è molto fumosa.
Per questo ritengo che la condanna inflitta in primo grado sia stata per
il mio assistito particolarmente gravosa".
Ore 19:41 D'Amelio, avvocato di Di Nicola: "Ercole Di
Nicola è stato intercettato per 8 mesi e mezzo. L'assunto che si vuole
dare anche come marchio a questo processo in cui avete l'onere di
giudicare è questo: "Di Nicola stava evidentemente alterando delle
partite". Partiamo da Savona-Teramo. Si parla di linguaggio 'criptico'.
Di Nicola parlava con una scioltezza ammirabile e io non vedo nulla di
criptico. Di Nicola parlava normalmente al telefono con i soggetti oggi
attenzionati in questo processo"
Ore 19:35 Inizia a parlare l'avvocato Libera D'Amelio, legale di Ercole Di Nicola
Ore 19:15 Anche l'avvocato Cristina Celani, legale 'di
casa Ascoli' e rappresentante della proprietà al processo, si concede ai
nostri taccuini: "Sono in costante contatto con il presidente Bellini e
la signora Marisa, che si trovano in Canada. C'è grande attesa, mi
hanno chiamata anche stanotte. Sono molto fiduciosi nelle evidenze
probatorie e documentali, molto chiare"
Ore 19:13 I legali dell'Ascoli, usciti per un rapido
caffè: "Siamo fiduciosi perché parlano i documenti e gli atti
depositati, chiari e di provenienza indubitabile. Prima che gli avvocati
sono i documenti che parlano, c'è poco da aggiungere"
Ore 19:08 Parla l'avvocato della San Paolo Luparense, società punita per il comportamento del tesserato Matteini
Ore 18:57 Prende la parola il difensore di Giuliano
Pesce. "Pesce parla con Di Nicola al quale chiede: Pensi che debba
andare a vedere qualche partita, qualche giocatore? Quindi dimostra che
la telefonata aveva fini lavorativi, visto che Pesce è un osservatore.
Non si possono dare tre anni e sei mesi ad una persona che viene
considerata unanimemente un soggetto estraneo. Pesce non viene mai
menzionato dai soggetti che avrebbero agito per alterare il risultato
della gara. Barghigiani dice testualmente che Pesce non merita niente
perché non ha fatto niente. Ninni Corda non ha mai parlato di Giuliano
Pesce. E ancora Barghigiani di fronte alla squadra mobile di Catanzaro
ricorda che era in totale disparte. Quindi tutti affermano che non
c'entra niente, è stato tirato per i capelli in questa situazione".
Ore 18.43 Parla la difesa di Ninni Corda: "Le
dichiarazioni del signor Corda sono assolutamente genuine, non sono
state dettate da risentimenti. Corda ha subìto minacce ed offese per la
sua collaborazione e ha querelato il presidente del Savona e alcuni
giornalisti. Le dichiarazioni sono state utilizzate per stabilire le
condanne da parte del tribunale, che però ha inflitto al signor Corda
una pena molto più pesante rispetto a quelle che in passato sono state
inflitte ad altri giocatori o tesserati che hanno offerto la propria
collaborazione. Chiedo perciò che venga riformulata al ribasso la pena
per il mio assistito.
Ore 18:32 Il processo riprende. I giudici: "Pensavamo
di andare avanti fino alle 21, 21,30. Stiamo valutando di ascoltare le
posizioni di Savona e Teramo domattina. Se poi gli interventi d'ora in
poi saranno più brevi potremmo riuscire a chiudere tutto in giornata. Ma
non ce la sentiamo di limitare chi ha diritto a parlare"
Ore 18:36 Campitelli esce fuori e i tifosi lo
acclamano: "Mi vogliono bene perché sanno che sono
una persona seria". Al grido "Salta con noi" si lascia andare
all'entusiasmo dei tifosi. Appena il presidente rientra nell'hotel i
tifosi attaccano con il coro "Chi non salta è un ascolano".
Ore 18:24 I ritmi sono stati intensi, la pausa si prolunga.
Ore 17:45 Il giudice ha accordato 5 minuti di pausa
Ore 17:32 Tornatore: "Di Giuseppe Di Nicola e Corda
il 29 aprile a Bisceglie discutono dello stato di avanzamento della
combine. Cabeccia e Marchetti vengono cassati e quindi si parla di altre
possibilità per arrivare al risultato. Si discute di dare la
possibilità ai giocatori eventualmente compiacenti di essere tesserati
da L'Aquila nella stagione successiva. Nelle intercettazioni, infatti,
si sincerano del fatto che Di Nicola sarebbe rimasto a L'Aquila anche
nella stagione successiva".
Ore 17:29 Tornatore: "Di Nicola poi contatta Corda,
lo fa dopo aver parlato con Calleri che gli conferma che Corda è ancora
a Savona. Perché proprio Corda? Perché era un soggetto che si prestava a
questo tipo di attività ma che qui poteva dare un contributo
determinante perché era stato allenatore dei liguri e conosceva i
giocatori. Di Nicola e Corda concordano un incontro peril 29 aprile.
Dalle intercettazioni si sente l'urgenza della cosa. "Giovedì è troppo
tardi" gli dice Di Nicola e a nostro parere è evidente in questo
passaggio che si parli del tentativo di alterare la partita e non di
mercato come invece la difesa ha tentato di dire. Per il mercato non ci
sarebbe stata alcuna urgenza".
Ore 17:27 Tornatore: "A Cabeccia viene offerto anche
un ingaggio più ricco per l'anno successivo ma Cabeccia rifiuta
ugualmente e Matteini ritiene di non insistere ulteriormente. Di Nicola
infatti gli dirà addirittura "Hai fatto bene a non insistere, non si sa
mai come possono reagire certi soggetti, meglio non rischiare. E' tutto
molto chiaro"
Ore 17:25 Tornatore: "Marchetti addirittura intuisce
il tentativo di approccio di Matteini e si smarca. Cabeccia entra
invece in un contatto più diretto con Matteini, tanto che è lui stesso a
spiegarlo a Di Nicola quando quest'ultimo vuole essere aggiornato sulla
situazione"
Ore 17:23 Tornatore: "La cena di Bisceglie del 29
aprile è il culmine dei contatti avuti nei giorni precedenti. Di Nicola e
Matteini si sentono per decidere quali giocatori contattare. Parlano di
Cabeccia e Marchetti e infatti Matteini si muove per contattarli. Cosa
confermata dai diretti interessati"
Ore 17:22 Tornatore: "Nelle telefonate intercettate
non c'è mai un'introduzione di argomento. Nella prima telefonata tra Di
Nicola e Di Giuseppe si parla già di un incontro fissato
precedentemente. Gli interlocutori sanno di che cosa parlano"
Ore 17:20 Tornatore: "Alla quart'ultima di
campionato l'Ascoli vince il Teramo perde: l'Ascoli è a 4 punti, in
rimonta e nell'ultima giornata c'è lo scontro diretto. Questo
evidentemente ha fatto sentire meno tranquilla la dirigenza del Teramo
riguardo la vittoria del campionato".
Ore 17:18 I circa cento tifosi del Teramo
continuano a fare cori. La situazione è comunque sotto il controllo
della polizia, in forze e in assetto antisommossa.
Ore 17:15 Prende la parola Tornatore, il vice
procuratore federale che nel primo grado aveva portato avanti la lunga
requisitoria d'accusa contro il Teramo e il Savona
Ore 17:14 L'avvocato del Forlì: "Il lavoro della
procura è stato eccezionale e ritengo che le sanzioni del primo grado
debbano essere confermate"
Ore 17:12 L'avvocato del Forlì: "Stiamo parlando
dell'illecito sportivo più grave che ci sia. Nelle mie controdeduzioni
presentate ai giudici ho parlato del caso della federtennis che ha
radiato alcuni giocatori per una o due partite alterate. Pur trattandosi
di un'altra federazione credo che l'esempio sia adeguato"
Ore 17:09 L'avvocato del Gubbio ha ultimato le sue controdeduzioni, iniziano quelle del Forlì.
Ore 17:03 I tifosi del Teramo fuori dall'hotel
continuano a fare cori. Intervistati dal Carlino rispondono così: "Siamo
qui per tenere alti i nostri colori e il nostro orgoglio di essere
teramani. Per il resto sappiamo ormai che la serie B sarà molto
difficile mantenerla. Noi però siamo convinti di aver vinto il torneo
sul campo". Non a caso uno dei cori più ripetuti davanti l'hotel è "Noi
abbiamo vinto sul campo"
Ore 17:00 L'avvocato del Gubbio: "Barghigiani è un
dirigente apicale del Savona che è sempre stato vicino al presidente e
questo in termini di sanzioni da applicare non può essere che tradotto
con la retrocessione della società. Il Gubbio, è notorio, è retrocesso
perché ha perso i playout con il Gubbio. Solo la retrocessione del
Savona renderebbe giustizia, in base al principio di afflittività, a un
fatto tanto grave"
Ore 16:57 L'avvocato del Gubbio: "Barghigiani
sarebbe stato allontanato dalla proprietà del Savona a marzo ma diverso
tempo dopo continua a rilasciare interviste sulla sua squadra. Non solo,
la sua presenza in società al fianco del presidente è data dai
documenti presentati nelle nostre controdeduzioni: il 30 maggio, giorno
dei playout, Barghigiani è accreditato dal club ligure con pass auto e
pass spogliatoio"
Ore 16:55 Iniziano le controdeduzioni del Gubbio,
altra squadra che potrebbe essere interessata dalla retrocessione del
Teramo: gli umbri, retrocessi in D, tornerebbero in Lega Pro
Ore 16:54 Duca: "L'undici maggio Campitelli secondo
la difesa non si sarebbe mai allontanato dai Cda delle aziende in cui
era impegnato. Ma nello stesso giorno ha rinnovato il contratto del ds
fino al 2018 e rilasciato anche un'intervista come confermato dalle
intercettazioni"
Ore 16:52 Duca: "Solo in appello il Teramo si è
ricordato che Campitelli ha avuto un attacco di ansia e quindi intorno
alle 12,30 il medico gli ha somministrato degli ansiolitici"
Ore 16:45 L' avvocato Duca, assistente di Mattia Grassani, ha iniziato le controdeduzioni
Ore 15.55 Campitelli esce dall'albergo e va a salutare i tifosi, che lo accolgono con i cori
Ore 15.47 cori dei tifosi del Teramo fuori dall'hotel. "Serie B serie B", urlano i sostenitori biancorossi
Giovedì 27 agosto 2015