domenica 21 settembre 2014

Le sorprese del dopolavoro

Cari amici,
oggi purtroppo ho dovuto lavorare e non sono riuscito a seguire la squadra in diretta. In un momento di pausa sono riuscito a collegarmi brevemente tramite lo smartphone al sito ufficiale del Savona e ho letto dell'inizio molto combattuto da parte delle due squadre con qualche occasione da rete da ambo le parti, una rete annullata al Savona e il vantaggio di Scappini all'8'. Guardando l'orologio potevo constatare che eravamo nel secondo tempo inoltrato ed ero tranquillo. Ho spento il telefono e ho proseguito il lavoro. Circa un quarto d'ora dopo ho pensato di dare un'ulteriore sbirciata, essendo quasi la fine della partita, sono andato in pausa e mi sono collegato con sportube.
Sono rimasto a bocca aperta, allorché il risultato era capovolto da 0-1 a 3-1. Ho seguito proprio gli ultimi 7 minuti di gioco, compresi dei 5' di recupero.
Non potevo credere ai miei occhi. Un Savona sulle gambe che non riusciva ad imbastire un'azione che una. Gli altri che correvano a mille.
Ho sentito ancora il commento del telecronista, che diceva che il Savona è una buona squadra e ha tenuto il gioco in mano per 75 minuti e poi, per via di una papera del portiere Pennesi, dopo il pareggio, è letteralmente crollato.
Avrei voluto scrivere questo post subito a caldo senza aver letto altre opinioni, ma non ho resistito. Ho letto i vari commenti della chat, così come l'articolo di Fabio Parodi, che scrive proprio quello che penso.
Non è possibile che un Savona in vantaggio in tutte le partite (a parte il Pisa) si faccia prima raggiungere e poi superare sistematicamente nei secondi tempi.
Non ho le qualità per fare un ragionamento tecnico della situazione della squadra, ma credo che un po' tutti i commenti nella chat siano sintomatici e descrivano bene la situazione in cui ci troviamo.
C'è un attacco che segna, ma non si può buttare alle ortiche una partita quando si va in vantaggio. Certo che la papera di Pennesi ripetuta rende vano il gioco della squadra.
Non mi sento nè "diavoletto" nè "chierichetto" della situazione, cerco sempre di fare un ragionamento equilibrato dettato dalla passione. Non ho mai detestato Corda e l'ho considerato un buon allenatore, anche se una persona forse un po' particolare e talvolta non facile da gestire.
Ho avuto dei dubbi sulla scelta di Di Napoli, leggendone il curriculum da allenatore, curriculum troppo scarno e assolutamente privo di successi. Un buon giocatore di calcio non fa necessariamente un buon allenatore. Corda non ha mai giocato a pallone, Sacchi neppure. Di Napoli era un giocatore, così come lo è stato Ruotolo ... E voi capite cosa intendo dire ...
Ma da tifoso ho deciso e sentito la necessità di credere in questo allenatore, di dargli fiducia, di farlo sentire a suo agio. Ho sentito il dovere di proteggerlo da qualche critica anticipata di troppo. Ho anche difeso chi ha salvato questa squadra da una sicura sparizione.
Ma questa sera è troppo lapalissiano che c'è qualcosa che non funziona e di cui bisogna discutere.
Dall'esterno, quello che appare giudicando dai fatti, ossia che il Savona parta forte nei primi tempi per poi sedersi nei secondi conduce all'indizio che ci sia qualche errore nella preparazione, oltre che nella condizone psicologica.
Certo è che se un portiere, come ho già scritto, rende vana la fatica dei compagni, si entra successivamente in affanno, si regalano forze nuove ed insperate agli avversari. Ora c'è il pericolo che ci prendano a pallonate, perché uno dei talloni d'Achille pare essere scoperto. C'è da correre ai ripari velocemente e non sono io a dire come. Ma lo si capisce ...
Oltre a riconsiderare la tenuta atletica, c'è anche l'auspicio che nella prossima partita la squadra ce la metta tutta per ottenere i tre punti, se i giocatori ci tengono all'allenatore.
Non sono in grado di giudicare e guardare al di là dello spogliatoio, se ci sono dei problemi e di che tipo potrebbero essere. Certo è che una squadra composta da 39 giocatori non può creare uno spogliatoio felice. Poi c'è il dubbio ventilato da qualcuno sui giocatori pre-Corda e post-Corda. Sono due gruppi incompatibili?
Difficile dare una risposta. L'ultima squadra con 40 giocatori mi pare fosse il Milazzo, retrocesso e pure il Montichiari del presidente pazzoide Francesco De Pasquale. Anche loro sono retrocessi. Se il pollaio è troppo grosso e il gallo non è in grado di tenere ordine ...

Concludo facendo ricordare qualcuno, che da molto tempo scrivevo sia in chat che sul Gazzano di cercare di acquistare Carlos França dal Bogliasco, il quale vive a Chiavari. Ha ragione chi scrive che i tifosi non contano niente. Anche se non serve a nulla, inserisco queste due righe di commento di TLP riguardo il brasileiro di Chiavari.

Il Cuneo, neoretrocesso dai Pro inizia con un secco 3-0: tripletta per Carlos França, bomber che in Italia finora ha solo disputato campionati dilettantistici. I numeri di questo brasiliano sono terrificanti: 129 partite disputate nella sola serie D e 76 gol segnati.

Poi fa male vedere le pregevolissime giocate di Marras nel Südtirol, giocatore che avevamo in casa e poco utilizzato. È il momento delle "P" come le prodezze di Marras, di Veleno nel Bassano, di Virdis nel Monza e delle papere di Pennisi.

Nonostante tutto Forza Savona ! Parola d'ordine: non mollare!

ab